La Villa su Rai Storia

La Villa, film della regista napoletana Claudia Brignone, piccolo intenso ritratto di una Scampia inedita prodotto dalla casa di produzione friulana Videomante con Rai Cinema e realizzato con il sostegno del Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, verrà trasmesso su Rai Storia sabato 21 maggio alle ore 23.00. Seguiranno altre repliche sempre su Rai Storia (la domenica alle 10.30 – il lunedì alle 7.40 – il venerdì alle 18.30).

Prodotto nel 2019, il film ha avuto la sua anteprima nella sezione PANORAMA di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, riscuotendo un grande favore di critica.

La Villa, film della durata di 61’, è il racconto del cuore verde di Scampia, quartiere di Napoli la cui vita scorre costantemente accompagnata da una colonna sonora di elicotteri e sirene della polizia che coprono il vociare dei suoi abitanti. La Brignone decide di guardare tra i palazzoni e le distese di cemento, per portare sullo schermo un’oasi di verde, “La Villa Comunale”, un grande parco pubblico che sorge nel quartiere, dove le persone si incontrano alla ricerca di uno spazio di libertà.

«Ho frequentato il parco per circa tre anni, per raccontare un quartiere di periferia partendo da questo unico luogo: La Villa Comunale di Scampia. Mi è sembrato bastasse stare qui, in ascolto, tra gli alberi e i fiori, per restituire la complessità del fuori», commenta la regista Claudia Brignone.

«Non sapevo infatti che Scampia fosse una delle zone più verdi di Napoli, con una solida rete di associazioni che agiscono quotidianamente sul territorio e che proprio dietro ai palazzoni filmati dalla cronaca e dal cinema, per raccontare il degrado e il malaffare, ci fosse un grande parco pubblico, vissuto dagli abitanti come un’oasi di benessere».

È da queste sensazioni che è nata l’esigenza di capire come guardare questa parte di Napoli e di scrivere un film sul quartiere. Il luogo in cui si sviluppa la narrazione è una scelta fondamentale. Lo spazio diventa così un vero e proprio protagonista, un microcosmo, contenitore di personaggi e storie, in questo caso, molto differenti tra loro.

«L’esigenza di fare questo film è quella di riflettere sulle periferie e sulla costruzione di un immaginario che le rappresentazioni su un luogo contribuiscono a produrre, e sulla natura, necessaria per le persone che vivono nelle città: una via di salvezza».

News del 20 Maggio 2022
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