Piccolo Corpo si aggiudica il Globo d’Oro come Migliore Opera Prima

Piccolo corpo si aggiudica il Globo d’oro come miglior opera prima. Il film di Laura Samani – una produzione Nefertiti Film con Rai Cinema in coproduzione con Tomsa Films e Vertigo – vince il premio ex-aequo con Una Femmina di Francesco Costabile.

La serata di premiazione della 62esima edizione del Globo d’Oro, il più antico premio cinematografico italiano assegnato dalla Stampa Estera in Italia, si è svolta martedì 4 ottobre nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il premio viene assegnato a sedici categorie da una giuria di più di cinquanta giornalisti dell’Associazione Stampa Estera in Italia, presieduta da Alina Trabattoni, corrispondente di Screen International e news producer di Eurovision, e Claudio Lavanga, di NBC NEWS.

Il talento, l’intuito, l’originalità e la maestria. Sono solo alcune della caratteristiche che ricerchiamo quando selezioniamo i premiati, che sono, tra l’altro, l’eccellenza del cinema italiano vista dall’estero – ha spiegato Alina Trabattoni – Quasi sempre ci riesce difficile fare una scelta. l’Italia è la patria del Cinema, ma anche la nostra seconda patria, di noi corrispondenti, e con questo premio vogliamo omaggiarla e ringraziarla“.

I corrispondenti della stampa estera hanno imparato a conoscere l’Italia attraverso i film prima di trasferirsi nel nostro Paese – commenta Claudio Lavanga – Per questo motivo per molti di loro arrivare qui è stato come immergersi in un set di un film del quale hanno scritto la sceneggiatura giorno dopo giorno, raccontando i fatti (e i misfatti) del nostro paese“.

Il film è ambientato in una piccola isola del nord est italiano. In un inverno agli inizi del ‘900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Ma una voce arriva alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un respiro, quello necessario a battezzarli. Agata lascia segretamente l’isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in vita sua. Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del misterioso contenuto della scatola. Nonostante la diffidenza reciproca, inizia un’avventura in cui il coraggio e l’amicizia permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra impossibile.

News del 7 Ottobre 2022
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